Via Calcara - Poggio Paradiso – Croce di Monte Bove nord per il versante nord

Scritto il 28 Marzo 2018 da Gianluca Carradorini

L’itinerario si svolge nel versante nord tra il Monte Bove nord e la Croce di Monte Bove; per chi ha un elevato spirito di osservazione può notarlo addirittura segnato in alcune cartine in commercio con una piccolissima puntinatura nera o rossa. Non esiste però alcuna descrizione nelle varie guide, ne tantomeno ci sono riferimenti sul posto (bolli rossi, ometti di sassi o altro). È pertanto un itinerario tutto da scoprire ed è necessaria un'adeguata conoscenza del versante nord del massiccio del Monte Bove.
Si consiglia di cercare il percorso con un binocolo ad esempio da Casali di Ussita, osservando bene il punto chiave di salita di tale versante, caratterizzato da una quasi continua barriera di rocce, e memorizzare bene tutti i passaggi in modo da godersi poi la salita.

Le caratteristiche formazioni rocciose poste a metà itinerario, prima di raggiungere la cima del Torrione della Grotta del Diavolo

Le stesse formazioni rocciose viste dal canale nord della Croce di Monte Bove; a sinistra sullo sfondo il paese di Casali di Ussita e la strada che sale verso la Val di Panico

Descrizione: da Calcara di Ussita prendere la strada (chiusa con sbarra) che porta a Poggio Paradiso, passando sotto ai canali nord della Croce di Monte Bove, si supera la verticale del torrione della Grotta del Diavolo e il suo relativo canale che scende alla sua sinistra quindi si giunge all’altezza del grande canale che scende direttamente dalla cima della Croce di Monte Bove, chiuso a sua volta in alto da una barriera rocciosa strapiombante sormontata da un bosco. Qui ci si innalza faticosamente nel bosco senza alcun sentiero, fino a raggiungere le prime rocce poste alla destra del canalone stesso. Si individua una cengia che corre sotto alle rocce e nel bosco in salita verso destra e che scavalca la barriera rocciosa fino ad incontrare un canale erboso che si risale fino ad un nucleo di grossi faggi .
È questo il passaggio chiave che occorre aver individuato prima di iniziare la salita, altrimenti si rischia di trovarsi in difficoltà.
Sempre in ripida salita per pendio erboso ci si porta verso sinistra su una cresta posta nel bordo destro dell’ampio canalone che scende direttamente dalla Croce. Si sale la cresta fino a che il pendio non si fa più lieve, caratterizzato sulla destra da particolari formazioni rocciose (vedi foto). Da qui si può raggiungere la cima della Croce di Monte Bove proseguendo verso nord (in direzione di Ussita) per poi risalire i canali erbosi del versante ovest oppure si può effettuare l’itinerario n.5, molto più entusiasmante.

Versante nord della Croce di Monte Bove. L’itinerario di salita visto da Casali di Ussita; in alto si scorge la “croce” della cima, a destra il Torrione della Grotta del Diavolo, a sinistra si traversa per raggiungere la “finestra” della Via Maurizi-Taddei

Per raggiungere la cima della Croce di Monte Bove si scavalcano le particolari formazioni rocciose incontrate al termine del canale e si inizia una traversata in quota verso la sommità del torrione della Grotta del Diavolo che si raggiunge in pochi minuti. Dal torrione si nota una traccia di sentiero che sale verso sinistra e che scavalca lo spigolo nord per portarsi su cenge nel versante ovest.
Con almeno 3 ore di salita si raggiunge così la cresta ovest, che è percorsa da un itinerario che porta direttamente alla cima della Croce di Monte Bove, salendo per l’ultimo ripido canalino erboso dal quale si esce proprio in corrispondenza della grande croce metallica.

Discesa: Dalla cima si prende la cresta in direzione del Monte Bove Nord fino alla sella erbosa in cui un sentiero porta verso la fonte della Val di Bove; da qui si scende su tratturo fino a Calcara.

A sinistra il canalone che scende dalla cima della Croce di Monte Bove e l’uscita dell’itinerario proposto, a destra invece l’uscita del canalone che sale dalla base del Torrione della Grotta del Diavolo (via invernale). Notate l’escursionista al centro della foto!

Via Calcara – Poggio Paradiso – Croce di Monte Bove nord variante finestra della via Maurizi-Taddei

Itinerario di avvicinamento (in rosso):
Da Calcara di Ussita prendere la strada che porta a Poggio Paradiso. Percorrere altri 200 metri superando la verticale del Torrione della Grotta del Diavolo e l’ampio canalone che scende dal versante nord della croce.

Salita (in giallo): innalzarsi faticosamente nel bosco fino alla base delle pareti della croce di Monte Bove, a destra del canalone stesso, individuare la cengia di salita tra rocce e nuclei di alberi di faggio. Si risale la cresta a destra del canale che scende direttamente dalla croce fino ad arrivare ad un plateau caratterizzato da curiose formazioni rocciose. Per raggiungere la cima della Croce di Monte Bove salire in direzione nord sopra al torrione della Grotta del Diavolo quindi proseguire per cenge fino alla cresta ovest dove sale un itinerario riportato in altre guide. Oppure (variante in colore azzurro ) dal plateau deviare a sinistra, attraversare il canale e portarsi nell’ampio anfiteatro sottostante le pareti nord della Croce di Monte Bove (denominato campo sportivo), proseguire in direzione della base della grande parete nord del Monte Bove per raggiungere un nucleo boschivo da dove parte la cengia che permette di raggiungere la “finestra” della via Maurizi-Taddei.

Itinerario di ritorno (in verde):
Dalla cima della croce di Monte Bove si prende la cresta in direzione del Monte Bove nord fino alla sella erbosa in cui un sentiero porta verso la fonte della Val di Bove, da qui si scende su tratturo fino a Calcara. Dalla finestra ripercorrere l’itinerario di avvicinamento costeggiando la parete nord del Monte Bove fino al “campo sportivo” quindi risalire il canale che separa la croce dalle pareti nord del Monte Bove fino alla sella tra le due cime dove tramite comodo sentiero si scende alla fonte di Val di Bove.

Gianluca Carradorini

Chimico, libero professionista, risiede a Camerino. Ha pubblicato nel 2011 il libro “I MIEI MONTI SIBILLINI”, in cui ha descritto numerose vie escursionistiche ed alpinistiche inedite aperte da lui nel gruppo montuoso, corredate da una vasta galleria fotografica di immagini,...
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