Variante all’itinerario n.4: finestra della Via Maurizi-Taddei

Scritto il 04 Aprile 2018 da Gianluca Carradorini

Raggiunto l’ampio canalone che scende nel versante nord dalla cima della Croce di Monte Bove è possibile traversare verso gli “spalti” per raggiungere, senza alcun bisogno di arrampicare, il passaggio più caratteristico delle vie di roccia del Monte Bove nord e cioè la cosiddetta “finestra” della via Maurizi-Taddei, un enorme arco di roccia naturale.
Dall’itinerario 4, raggiunte le caratteristiche formazioni rocciose alla vostra destra, si sale ancora la sponda destra del canalone roccioso fino a deviare nettamente a sinistra a cercare il miglior punto di attraversata quindi, in lieve discesa, ci si porta nell’ampio ripiano ghiaioso denominato localmente “il campo sportivo”.
Si traversa tutto il pendio dirigendosi verso lo spalto occidentale, in corrispondenza di un nucleo di faggi posto quasi sul margine inferiore del pendio.

Il versante ovest del Pizzo Tre Vescovi visto dalla “finestra”

La fantastica “finestra” del Monte Bove nord

Avvicinandosi alle rocce si nota anche una traccia di sentiero che scende dalla ripidissima forcella posta tra la cima di Monte Bove Nord e la Croce di Monte Bove. Tale itinerario infatti è anche effettuabile da altro punto di partenza, ma contempla prima la salita da Frontignano per la val di Bove fino alla forcella, poi la discesa al “campo sportivo”, il raggiungimento della finestra, la successiva massacrante salita di ritorno alla forcella e la discesa finale in Val di Bove con ritorno a Frontignano. Tale percorso, oltre ad essere faticoso è anche piuttosto banale. Si costeggia quindi la barriera rocciosa dello spalto occidentale per una cengia piuttosto larga, intervallata da boschetti di faggi, fino a raggiungere uno spigolo.
Aggirato lo spigolo si scende con attenzione nel canale della via “Maurizi-Taddei”. Dopo pochi metri si nota in alto, nel canale, la bellissima architettura della natura nota appunto come la “finestra”; un arco di roccia naturale alto oltre dieci metri.
Si risale in facile arrampicata il ripido canalino facendo attenzione all’erba scivolosa. Si passa sotto all’arco di roccia e si scopre un'altra piccola finestra da cui ci si affaccia con vista verso l’abitato di Casali di Ussita.
Per la discesa si percorre lo stesso itinerario oppure, come già indicato, dal “campo sportivo” si può salire alla forcella di Monte Bove per discendere a Calcara dalla Val di Bove per l’ampio tratturo segnato su carte e guide.

Gianluca Carradorini

Chimico, libero professionista, risiede a Camerino. Ha pubblicato nel 2011 il libro “I MIEI MONTI SIBILLINI”, in cui ha descritto numerose vie escursionistiche ed alpinistiche inedite aperte da lui nel gruppo montuoso, corredate da una vasta galleria fotografica di immagini,...
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