Traversata della parete nord di Monte Acuto (estiva e invernale)

Scritto il 14 Marzo 2018 da Gianluca Carradorini

Il Monte Acuto, 2035 m. di altezza, riportato in alcune carte come Pizzo Senza Nome, è una piccola cima posta nella cresta che collega in Monte Castel Manardo al Pizzo Tre Vescovi passando per Forcella Bassete. Esso presenta una delle più ardite creste dei Monti Sibillini.
E’ una cima poco frequentata non perché banale o fuori dalle classiche salite ma semplicemente perché è difficile da raggiungere dai normali escursionisti.
La cresta nord-est che sale da Forcella Bassette è ripida e faticosa ma è fantastica, con il versante nord praticamente verticale che precipita fino al letto del fiume Fiastrone, posto 1000 metri più in basso. La cresta nord-ovest è risalibile solo alpinisticamente, il versante sud-est e sud-ovest sono più facili ma presentano ripidi pendii; per risalirlo da quest’ultimo versante, in prossimità della cima, c’è un passaggio di I° grado che obbliga all’uso delle mani.
Eppure dalla sua cima si ammira di uno dei più bei panorami dei Monti Sibillini; ci si trova su un terrazzo lungo 20 metri e largo 3 metri sospeso in aria tra le valli del Fiastrone (Versante del Farnio) e dell’Ambro.

Accesso per la via invernale: da Bolognola in auto si prende la strada per la Pintura fino al primo tornante dove si incontra la deviazione a destra per la Valle del Farnio dove è segnata un’area pic nic. Se possibile si prosegue con la macchina fino ad un ampio piazzale di parcheggio con fontana quindi si continua a piedi nella strada che percorre il fondovalle e che risale il torrente.

Il versante nord e ovest di Monte Acuto visto dalla forcella cucciolara con l’itinerario di salita, in basso il tracciato della strada che collega la pintura di Bolognola alla forcella del Farnio.

Dopo circa 3.5 km la strada si trasforma in sentiero che risale il torrente Fiastrone e che si percorre fino all’ampio anfiteatro (1375 m) posto alla base della parete nord di Monte Acuto (1 ora dall’auto). Si continua a risalire il letto del fiume fino ad attraversare il restringimento della valle in corrispondenza di alte pareti rocciose rossastre, poco prima delle sorgenti. Appena usciti da questo tratto inizia la salita (ore 1.30).

Il tratto iniziale della traversata della parete nord di Monte Acuto, il terreno già si fa ripido

Descrizione: si risale il pendio di 30° subito a sinistra delle pareti rocciose che rappresentano la parte finale della cresta nord di Monte Acuto fino a raggiungere la strada che collega la Pintura di Bolognola alla Forcella del Farnio (transitabile con auto da giugno ad ottobre e d’inverno sommersa di neve). Superata la strada ci si porta verso la sella della cresta ovest del M. Acuto facilmente riconoscibile perché è l’unico tratto non roccioso che diminuisce di pendenza.

L’uscita sulla cresta nord-est dalla parete nord di Monte Acuto

Raggiunta la cresta ci si immette nella parete nord dapprima traversando in leggera discesa il ripido pendio (45°) in direzione di una conca posta al centro della parete nord. Raggiunta la conca si risale il pendio in direzione di una fascia di rocce rosse della cresta est, che permette anche di assicurarsi in più punti. Si esce quindi sulla cresta est che sale dalla Forcella Bassete facendo attenzione alla cornice finale e quindi facilmente si raggiunge la cima a quota 2035 m (ore 2 dal fondovalle).
Si consiglia di effettuare la traversata in cordata, con poco innevamento e comunque perfettamente stabile, in quanto il pendio è estremamente valangoso.
La stessa via è percorribile anche d’estate, da escursionisti esperti, partendo direttamente dalla strada del Farnio, prendendo come riferimento la conca al centro della parete N che rimane innevata fino a primavera inoltrata (prima estiva il 17.09.1991).

Accesso per la via estiva: dalla Pintura di Bolognola si percorre a piedi o in auto la strada del Farnio che raggiunge il Rifugio omonimo, fino alla curva che divide la parete nord dalla ovest di M.Acuto, percorrere altri 150 metri di strada quindi iniziare la salita che da qui è in comune con la via invernale.

Discesa: dalla cima di Monte Acuto si scende per la cresta est fino a Forcella Bassete e quindi alla strada del Farnio in direzione della Pintura di Bolognola, fino a raggiungere lo sperone roccioso prima del primo nucleo di bosco. Scendere il ghiaione sottostrada fino ad incontrare un ampio sentiero che scende (strada delle catene) in direzione di Bolognola, fino al torrente Fiastrone da cui si incontra la strada di salita. Oppure scendere dai canaloni del versante nord di Pizzo Tre Vescovi fino alle sorgenti del Fiastrone quindi riprendere l’itinerario fatto in salita.

Il pizzo tre vescovi ed il Monte Acuto visti dallo scoglio del Montone (M. Castel Manardo) rimane nascosta la "buca" di Forcella Bassete che separa il M. Castel Manardo dai due che sembrano uniti.

Traversata della parete nord di Monte Acuto

Itinerario di avvicinamento:
Salita invernale (in azzurro): da Bolognola salite per la pintura per la carrozzabile, al primo tornante prendere indicazioni per valle del Fiastrone (area pic nic attezzata) sentiero n. 17 fino alle sorgenti del Fiastrone quindi poco dopo aver superato il restringimento della valle caratterizzato da alte pareti rocciose rossastre risalire la valle a sinistra fino a raggiungere la strada del Farnio (d'inverno coperta di neve).
Salita estiva (in rosso): pintura di Bolognola - strada del Farnio fino alla ampia curva della cresta nord di Monte Acuto, continuare sulla strada per altri 100 metri.

Itinerario di salita (in giallo): dalla strada salire in verticale nei ripidi prati in direzione della sella della cresta nord quindi scavalcare la cresta nel punto di minor pendenza ed entrare nella parete nord in direzione di una conca e quindi salire verso la cresta est in direzione di una fascia di rocce rosse per uscire direttamente in cresta.

Itinerario di ritorno (in verde): dalla cima di Monte Acuto scendere la ripida cresta est fino alla Forcella Bassete, quindi raggiungere la strada del Farnio e da questa la pintura di Bolognola. 

D'inverno è inconveniente percorrere la strada del Farnio fino ad arrivare all'inizio del bosco dove nel pendio sotto al grande scoglio che lo delimita inizia un ampio sentiero (Strada delle catene) che riporta al fiume Fiastrone.

Gianluca Carradorini

Chimico, libero professionista, risiede a Camerino. Ha pubblicato nel 2011 il libro “I MIEI MONTI SIBILLINI”, in cui ha descritto numerose vie escursionistiche ed alpinistiche inedite aperte da lui nel gruppo montuoso, corredate da una vasta galleria fotografica di immagini,...
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