Il primo itinerario del gruppo nord è un classico, dalla Forcella del Farnio al Pizzo Tre Vescovi, quindi alla Forcella Angagnola, Pizzo Berro e Monte Priora. Questo itinerario va effettuato a maggio per le specie primaverili e quindi dalla metà di giugno ai primi di luglio a seconda dell’innevamento residuo e comunque quando la neve rimane solo nei canaloni più riparati.
Lungo questo percorso si possono osservare le principali specie floristiche primaverili ed estive di montagna.
Dalla Forcella del Farnio, che può capitare che sia necessario raggiungerla a piedi dalla Pintura di Bolognola in quanto la strada potrebbe essere ancora chiusa, si prende il sentiero in diagonale verso Monte Acuto, nel versante nord del Pizzo Tre vescovi.
Si raggiunge poco dopo la sella tra il Monte Acuto ed il Pizzo Tre vescovi, dove si osservano numerosi e grandi cuscinetti di Saxifraga oppositifolia a fioritura primaverile , nella cresta che sale verso la croce, nelle parti sassose battute dal vento.
Si raggiunge la cima del Pizzo Tre vescovi con la croce, quindi si prosegue lungo la cresta sud-ovest.
Si inizia la discesa in direzione della Forcella Angagnola e si supera un tratto caratterizzato da formazioni rocciose.
Portandosi sul versante ovest di tali rocce e nelle fessure quasi a contatto con il terreno si può osservare una numerosa colonia della rara Saxifraga porophilla a fioritura estiva.
Quindi si raggiunge la Forcella Angagnola e, appena sulla sella si possono osservare a primavera numerose piantine di Androsace villosa dai piccoli fiori bianchi con centro rosso e nelle vallette nivali o vicino alle chiazze di neve anche qualche pianta fiorita di Draba Aizoides dai piccoli fiori gialli, forse ancora qualche comunissimo croco violetto, le azzurre ma velenose scille e le corolle gialle o viola della Viola di Eugenia.
Proseguendo per il Pizzo Berro, lungo la ripida salita si ammirano moltissimi cuscinetti di Saxifraga oppositifolia dai fiori rosa, la comunissima Genziana di primavera (Gentiana Verna), Genziana Dinarica (Gentiana Dinarica) dai grandi imbuti azzurri rivolti verso il sole a fioritura un pò più tardiva, la Silene acaulis dai compatti cuscinetti con piccolissimi fiorellini rosa, l’Anemone alpina (pulsatilla alpina ssp.millefoliata) dai grandi fiori bianchi e di nuovo l’Androsace Villosa.
Tra le rocce della cresta si possono osservare anche numerosi cuscinetti di Saxifraga paniculata e di Saxifraga Callosa che si distinguono soprattutto dalle foglie, di cui qualcuna forse già in fiore, e che crescono fino alla cima del Pizzo Berro.
Se si decide di andare alla cima del M. Priora o Pizzo Regina si attraversa il versante nord est del Pizzo Berro su un bellissimo prato a cotica erbosa chiusa dove si possono notare ancora la Genziana verna e dinarica e l’Anemone alpina.
Nella cresta che ci porta al Pizzo Regina si ritrovano le stesse specie floreali già incontrate e in più si può notare la Potentilla apennina ssp. apennina dalle foglioline argentate e la Artemisia umbelliformis ssp. eriantha dalle foglie lanceolate lanuginose non ancora in fiore in quanto queste due specie fioriscono ad estate inoltrata.
Sulla cima di Pizzo Regina, specialmente sul versante nord è possibile osservare numerose Anemoni Alpine e dei grandi cuscinetti pluricentenari di Silene acaulis in fiore. Soprattutto, scendendo di alcune decine di metri verso le sorgenti dell’Ambro, si notano numerosi salici nani (Salix Retusa) striscianti sul terreno e larghi anche fino ad un metro, con piccoli ma lunghi rami e foglie appena spuntate. Una pianta di Salix retusa può impiegare anche diverse centinaia di anni per raggiungere tali dimensioni.
Scendendo ancora di alcune decine di metri si arriva all’inizio del prato a cotica erbosa chiusa dove è presente una rarissima genziana, la Gentiana pumila, con i petali azzurri più piccoli ed allungati della Gentiana verna e dalle foglie lanceolate piuttosto corte riunite a cuscinetto.
Se si effettua questo itinerario verso i primi di luglio si possono osservare specie più vistose scendendo nel verdissimo prato sottostante la Forcella Angagnola quali i bellissimi Giglio rosso (Lilium Croceum) dalle grandi corolle arancio e Giglio Martagone (Lilium Martagon) con fiori più piccoli ma una vera miniatura della natura e la comune Genziana gialla (Gentiana Lutea), pianta officinale dalle grandi spighe gialle. Se si scende ancora verso il Casale Rinaldi, in alcune vallette si può osservare anche la Peonia (Peonia Officinalis) che forma dei piccoli arbusti con vistosi fiori rossi.
Sulla cresta che da Forcella Angagnola va verso il Pizzo Berro si osservano bellissime fioriture di Saxifraga paniculata e di Saxifraga callosa dalle lunghe spighe piene di fiori bianchi, diverse specie di campanule dai fiori ad imbuto rivolti verso il basso, di colore azzurro più o meno intenso, e un’altra campanulacea endemica, l’Edraianto (Edraianthus graminifolius), dai fiori riuniti in grappolo e di colore blu-violetto.
Il prato del versante nord-est del Pizzo Berro in piena estate è davvero uno scrigno di piccole meraviglie. Si può notare una rara specie di felce, il Botrichium Lunaria alta circa 10 centimetri, provvista di una fronda fertile recante delle “palline” giallastre ed una fronda sterile con delle foglioline alternate cuoriformi, la piccolissima Genziana delle nevi (Genziana Nivalis) dalle corolle azzurre ma larghe non più di un centimetro (occorre una buona vista per osservarla) e numerosi garofani di diversi tipi, con fiori grandi rosa e sfrangiati o più piccoli rosso intenso (Dianthus barbatus ssp.compactus), l’Astro alpino (Aster Alpinus), una bassa margherita dai fiori di colore violetto, due piccole e rare orchidee, la Nigritella Widderi dalle infiorescenze di colore rosato molto profumata e il Coeloglossum viride molto difficile da notare in quanto produce delle infiorescenze alte non più di 5 centimetri di colore verde e di nuovo la Genziana Lutea oltre a diverse decine di altri fiori di tutti i colori anche vistosi quali il Lino di colore celeste o giallo, le Pediculari di colore giallo o rosso, Potentille di colore giallo, Anthyllis montana di colore rosso, l’Armeria dai fiori rosa, le scabiose dai fiori celesti ecc..
Sulla cresta che porta fino alla cima di Pizzo Regina si osserva ormai in piena fioritura, la Potentilla apennina ssp. apennina con piccoli fiori bianchi che si distaccano dalle foglie argentate e le spighe con piccoli fiori gialli dell’Artemisia umbelliformis ssp. Eriantha oltre alle altre campanulacee e sassifraghe già incontrate.
Effettuate questo itinerario nei due periodi dell’anno consigliati e vedrete che lo stesso percorso, seppure fatto a breve distanza di tempo, può dare sensazioni diverse, vedrete dei bellissimi fiori diversi da una volta all’altra e capirete che la montagna non è mai banale.