Parete nord di Punta Bambucerta: via dell’Abbandonata (estiva e invernale)

Scritto il 18 Aprile 2018 da Gianluca Carradorini

La Punta Bambucerta si trova nel settore nord dei Monti Sibillini, di fronte al versante nord del Monte Rotondo da cui è diviso dalla Val di Tela, in una zona selvaggia, scomoda e scarsamente frequentata perfino d’estate, non a caso è localmente chiamata “L’abbandonata”.
La salita invernale si svolge in un ambiente grandioso ed in totale isolamento.

Il selvaggio versante nord di Punta Bambucerta visto dal Monte Pietralata

Itinerario di raggiungimento per la via invernale: molto lungo, si risale in torrente Fiastrone come descritto per la via invernale alla parete nord di M. Acuto, fino ad arrivare alle sorgenti del torrente da dove si sale verso Forcella Cucciolara per un ampio canale sulla destra.
Da qui scendere tutta la Val di Tela tenendosi sulla sponda destra fino a raggiungere la cresta che scende dalla cima di Punta Bambucerta verso la Forra dell’Acquasanta.
Si scende la cresta fino ad un ripiano (l’unico) a quota 1500 m dove essa diminuisce di pendenza (ore 3 dall’auto).

Salendo d’estate la parete nord di Punta Bambucerta, tra arbusti e ripidi pendii erbosi, in fondo la Forra dell’Acquasanta

Descrizione via invernale: dal ripiano ci si immette nel ripido versante nord e lo si attraversa mantenendo la stessa quota; si supera dapprima un ampio canale e dopo altri 50 metri si raggiunge un nucleo di piccoli alberi all’interno del canale centrale che scende direttamente dalla cima.
Si risale in circa un’ora il canale innevato su pendenze di 40 – 50° ed uscita finale di misto molto ripido in corrispondenza della vetta (1869 m).
La presenza di grossi arbusti in tutto il versante permette buone soste sia nella traversata che nella salita del canale.
La salita va fatta con innevamento non eccessivo e con ottime condizioni di stabilità del manto nevoso poiché il versante è estremamente valangoso.

Descrizione via estiva: Salita di esclusivo interesse estivo, si raggiunge come per l’itinerario precedente oppure più facilmente salendo in auto fino alla Forcella del Farnio e proseguendo a piedi per tracce di sentiero fino alla Forcella Cucciolara quindi si segue l’itinerario invernale, si raggiunge il canale centrale che scende dalla vetta (via invernale), si prosegue la traversata in piano fino a raggiungere un secondo canale meno inciso.
Superato il canale ci si trova in un prato molto ripido a cotica erbosa chiusa (non scalettata) che si attraversa con molta cautela in quanto molto scivoloso e senza arbusti intermedi per fare assicurazione, fino a raggiungere il fondo di un canalino roccioso molto inciso.
Si risale completamente il canalino roccioso che presenta una successione di saltini arrampicabili di 2°, in circa un’ora, fino ad uscire sulla cresta nord-ovest di Punta Bambucerta, che scende verso la valle dell’Acquasanta. Dalla cresta per facili ma ripidi pendii erbosi fino alla cima.

Discesa: dalla Punta Bambucerta si risale la cresta in direzione della Forcella Cucciolara da cui si riprende l’itinerario di avvicinamento sia estivo che invernale.

Salita alla cima di Punta Bambucerta versante nord

Itinerario di avvicinamento:

Salita invernale (in azzurro): da Bolognola salire per la pintura per la carrozzabile, al primo tornante prendere indicazioni per Valle del Fiastrone (area pic nic attrezzata) sentiero n. 17 fino alle sorgenti del Fiastrone quindi risalire la valle a destra fino alla Forcella Cucciolara.
Salita estiva (in rosso): pintura di Bolognola – strada del Farnio fino al rifugio del Farnio prendere il sentiero n. 1g per Monte Rotondo fino alla deviazione a destra non numerata che raggiunge la Forcella Cucciolara; dalla Forcella Cucciolara scendere nella Valle Tela sottostante fino a quota 1600 m. circa quindi traversare verso la cresta nord di Punta Bambucerta da dove iniziano i tratti di salita invernale (in giallo) ed estiva (in viola).

Itinerario di ritorno (in verde):

Da Punta Bambucerta prendere la cresta in direzione della Forcella Cucciolara quindi riprendere l’itinerario di avvicinamento segnato in rosso per la salita estiva o in azzurro per la salita invernale.

 

Gianluca Carradorini

Chimico, libero professionista, risiede a Camerino. Ha pubblicato nel 2011 il libro “I MIEI MONTI SIBILLINI”, in cui ha descritto numerose vie escursionistiche ed alpinistiche inedite aperte da lui nel gruppo montuoso, corredate da una vasta galleria fotografica di immagini,...
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