Mentre sfogliate questa galleria di immagini insolite dei Monti Sibillini, perché riprese in posizioni o situazioni particolari della montagna, cercate di captare anche quello che nella foto c’è ma purtroppo non si vede e soprattutto non si sente. Dietro ad una foto c’è solo la visione del momento immortalato, ma tutto ciò che gli altri nostri sensi possono percepire, udito, olfatto, tatto, sentimenti, rimangono legati al ricordo del momento.
Viaggiate con l’immaginazione e sentirete i suoni, i rumori, i profumi e soprattutto le sensazioni che sono comunque lì, all’interno della foto ma che solo stando sul posto o con l’immaginazione si riescono a sentire e talvolta sono più intensi e meravigliosi di ciò che i nostri occhi ci fanno vedere.
A primavera immaginate di sentire il profumo della terra riscaldata dai primi tepori, dei fiori che si susseguono nelle fioriture nei boschi, nei prati. Talvolta sono dei profumi penetranti, immensamente buoni, che solo la natura riesce a fare nella sua complessa micro chimica delle piante. Cercate i primi miosotis nei prati, così piccoli ma profumatissimi, le viole e poi i ciclamini nei boschi e annusateli.
Il canto delle prime allodole che si librano nell’aria sopra ai prati che iniziano a sgombrarsi dalla neve, il canto del cuculo e dell’usignolo nei boschi di faggio con le loro prime tenere foglie di un verde chiaro che fanno filtrare una magica luce all’interno dei boschi, immaginate di ascoltare il fischio dell’aquila.