Qualche giorno fa mi scrivono inviando una foto di alcuni coleotteri.
“Che specie è?”
La risposta è immediata. Il famigerato tarlo asiatico (Anoplophora chinensis), arrivato dall’Oriente in Italia nel 2000 con le piante bonsai di una serra in provincia di Milano e da allora diffusosi velocemente nelle zone circostanti, è giunto pure nei pressi di casa mia. La specie non è assolutamente pericolosa per l’uomo (è anzi bellissima) ma gli adulti mangiano i germogli sulle chiome e soprattutto le larve possono minare irreversibilmente la salute di parecchie piante come nocciolo, betulla, carpino, platano.
Questo insetto si riconosce molto bene per le grandi dimensioni (25-35 mm), le antenne molto lunghe a segmenti neri e azzurri, ma soprattutto la colorazione nera con macchie bianche sulle elitre (nella parte posteriore del corpo). Qualora doveste incontrarlo, scattate una fotografia nitida e segnalatelo con una chiamata al 840.000.001 (telefono fisso), 02.69.96.70.01 (cellulare) oppure una mail a tarloasiatico@regionelombardia.it
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