Di pipistrelli ce ne sono tanti. Costituiscono un quinto di tutte le specie di mammiferi. Perché tutto questo successo? Non è difficile comprenderlo. Il pipistrello è stato l'unico mammifero in grado di farsi crescere le ali e volare, il che spalanca un intero mondo nuovo di habitat e fonti di cibo. Il nome del loro ordine "Chiroptera", significa "ala dura", e nelle loro ali ci sono delle vere e proprie mani, con tanto di pollice e 4 dita.
Un pipistrello emette, in media, 400.000 richiami a sera. Si è misurato che questi stridi raggiungono i 110 decibel, per cui sono più rumorosi di una rockband, ma a frequenze così alte che non possiamo sentirli.
I pipistrelli prevengono i danni alle proprie orecchie, chiudendole a ogni colpo d'ala. Sfruttano l'energia prodotta dal battito anche per spingersi l'aria nella laringe, perciò colpi d'ala, stridi e paraorecchie sono perfettamente coordinati. Ogni strido è in grado di dire al pipistrello ubicazione, dimensioni, direzione e perfino durezza di un oggetto. È accurato quanto basta per rilevare un solo filo di bava di ragno a un metro di distanza. Una volta localizzata la preda, l'ultrasuono sale fino alla modalità di attacco.
Il vampiro comune (Desmodus rotundus) si nutre principalmente di bovini, cavalli, tapiri e tacchini. Se proprio deve scegliere un essere umano per cena, predilige l'alluce e non il collo. Bastano due notti di digiuno perché il vampiro muoia. Per controbilanciare il rischio, questa specie ha sviluppato un sofisticato sistema grazie al quale le femmine adulte si nutrono a vicenda e si ricordano quale compagna le ha aiutate in modo da assicurarsi che sia la prima a venir ripagata.