C’erano una volta…quattro amici, una grande passione per la natura e la fotografia, e un “occhio nascosto” tra i Sibillini. Tutto è iniziato quasi per gioco, dopo l’ennesima escursione all’alba per catturare con l’obiettivo i tesori della fauna e del paesaggio. “Perché non compriamo una fototrappola e osserviamo gli animali da vicino in ogni loro abitudine, senza dare disturbo?”, si sono detti Stefano Ciocchetti, Giuseppe Del Balzo Ruiti, Lorenzo Lambertucci e Alessio Vita.
Il quartetto allora acquista una fototrappola, una speciale fotocamera mimetizzata e dotata di sensori notturni a infrarossi che scatta e registra video solo quando viene rilevato un movimento. Il tutto senza rumori né flash visibili agli animali. Ha un raggio d’azione di 20 metri e un angolo di campo di 40-50°. La piazzano su un terreno privato, a poche centinaia di metri da un centro abitato. E’ l’aprile 2014.
Il nuovo acquisto regala grandi emozioni, che non possono restare un segreto tra i quattro compagni di avventure fotografiche (e non solo). Vanno condivise con altri amici, che a loro volta, sono sempre più curiosi di sapere cosa succede giorno e notte nei boschi vicino casa. Il passaparola diventa virtuale con l’apertura di una pagina Facebook, l’“Occhio nascosto dei Sibillini”. Inaspettatamente anche per gli stessi Stefano, Giuseppe, Lorenzo e Alessio scoppia un caso sul web: in un anno 10mila like, decine di migliaia di visualizzazioni su YouTube, Instagram e Twitter. Notati da Rai Radio 2, diventano protagonisti di una puntata di Pascal, nella rubrica “Il Meteo” di Matteo Caccia. Anche il fotografo naturalista Maurizio Biancarelli di National Geographic Italia vuole conoscerli.
Scatto dopo scatto, l’Occhio si mette in luce e arriva la richiesta, da parte di appassionati, seguaci e followers, di trasformarsi in un portale, un punto di riferimento che raccolga tutto il materiale fotografico dei quattro ragazzi, ma anche una finestra sui Sibillini per promuovere le bellezze che il territorio nasconde. Siano essi animali selvatici, sentieri, associazioni culturali, strutture, enti o persone speciali.
E qui entro in scena io - non perché rientri tra le persone speciali - ma per dare voce a questa nuova realtà. Oggi più di ieri, perchè ci sono luci che il terremoto non può spegnere, soprattutto se sono targate Madre Natura.
Per Stefano, Giuseppe, Lorenzo e Alessio il sabato resta sempre il giorno della sorpresa, quando vanno a scoprire com’è andata la caccia fotografica. Sapere che i bambini (e pure i genitori) aspettano trepidanti i loro video, li riempie di gioia. E’ come godersi insieme l’orda di cinghialini striati che seguono la mamma, la ghiandaia che si specchia sulla pozza d’acqua, il cerbiatto che annusa la fototrappola o vedere per la prima volta animali elusivi come il gatto selvatico e il lupo, la “preda” più ambita.
L’Occhio è pronto a cominciare un’altra pagina della sua favola. Insieme a voi.