“Benessere animale” è un’espressione molto usata negli ultimi tempi. Da un lato riflette in positivo la maggiore attenzione alla sensibilità in senso ampio degli animali non umani, dall’altro diventa ossimoro o contraddizione in termini quando contestualizzata agli allevamenti, dove se un’attenzione all’animale esiste è nella sostanza solo in termini di migliorarne la resa e produttività e dove per quanto si curino gli aspetti più basici dell’essere in vita degli animali certo non si garantisce loro una vita di dignità e libertà. Ma quando possiamo dire che un animale stia bene? Questo articolo chiarisce in maniera neutrale i due interessanti concetti di Welfare e Welbeing:
QUANDO POSSIAMO DIRE CHE UN ANIMALE “STA BENE”? Differenze tra Welfare e Welbeing – ETICOSCIENZA (Chiara Grasso)
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