Della mia storia con i tassi, questa è sicuramente la foto a cui sono più legato.
Quando inizio un progetto mi siedo a un tavolo con carta e penna e scrivo una lista di situazioni che mi piacerebbe fotografare per raccontarlo.
Poi ci ripenso, ci sogno sopra, correggo e aggiungo cose.
Quando inizio non è detto che la vicenda prenda la piega che volevo, anzi: fortunatamente, in natura si possono prevedere i comportamenti fino a un certo punto. È come aspettare la pallina di un flipper che scende rapida sul piano inclinato.
Ricordo la prima riga della lista dei desideri: "tasso in silhouette, magari con albero".
Negli anni successivi, con centinaia di ore di appostamenti alle spalle, avevo capito che realizzare quello scatto sarebbe stato impossibile coi tassi che stavo studiando: passavano in posti ombreggiati, chiusi, senza contrasti di luce sufficienti.
Proprio in ultimo, grazie alla segnalazione di alcuni amici di una nuova zona frequentata dai mustelidi, sono riuscito a realizzare questo scatto: insperatamente, tutto era al posto giusto, e io ero lì al momento giusto. Un regalo che ancora porto con me, prima come esperienza che come punto di arrivo.
Quando le prime luci si accendevano, le persone andavano a dormire, e i tassi si muovevano furtivi, come ombre nel blu della sera, ai piedi della grande quercia.
Tasso | Badger | Meles meles
Lombardia