Barriere coralline

Scritto il 12 Luglio 2022 da Marco Colombo

Un nuovo studio sui pesci delle barriere coralline dimostra che la bellezza delle specie influenza l'importanza che attribuiamo loro, le nostre preferenze e purtroppo anche gli sforzi che la ricerca compie per la loro conservazione. 

L'idea non è nuova (ne parlavo gli anni scorsi al Master di Comunicazione della Fauna dell'Università dell'Insubria) ma questo set di dati è molto esteso e completo. 

La cosa brutta è che si è visto che i pesci più colorati delle barriere spesso sono filogeneticamente recenti ed occupano nicchie più generiche, mentre quelli meno appariscenti sono filogeneticamente più antichi e più specializzati, dunque ecologicamente più rilevanti. Paradossalmente proteggere questi ultimi è prioritario.

Quale potrebbe essere la soluzione a questo problema non di poco conto?

Sicuramente una comunicazione/divulgazione più efficace, e la fotografia ha un ruolo importante in questo: potrebbe contribuire a rendere "appealing" al grande pubblico anche le specie meno vistose, grazie a stratagemmi della percezione visiva che esulano talvolta dalle caratteristiche intrinseche dei soggetti.

Immagine: François Libert via Flickr, Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic

Marco Colombo

Nato nel 1988, mi interesso, da quando i miei sensi me lo permettono, di natura. Dopo aver trascorso un’infanzia a cercare bisce, ragni, insetti di ogni genere, toccare cortecce, pedinare cinghiali e volpi, scrutare il Mare ed i suoi variopinti...
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