sempre tutti a dire che con la cultura non si mangia eppure le stesse persone che dipingevano cappelle, scrivevano libri e componevano musiche, mangiavano, andavano a fare la spesa ecc. e c’era quindi della gente che questo cibo lo produceva, lo lavorava, lo vendeva, magari canticchiando le musiche di questi artisti, raccontando le loro storie, pregando nelle chiese… E le musiche, il cibo, le chiese, i tessuti, i racconti, tutti si legano al luogo dove questa gente viveva; un luogo che per loro era territorio e per noi oggi diventa paesaggio, un paesaggio dove si può “leggere”, come in un libro, la Storia. Sicché è logico che si possa raccontare la Storia mentre la si mangia anche.
Cioè, non è facile tenere in mano tutti i fili di un tessuto culturale e stenderli davanti a chi ti ascolta, ma ci ho provato ed è andata bene: finalmente posso dire che con la cultura si mangia, gente! facciamocene una ragione .
Non ho cucinato io, eh!