Ai piedi del monte Bove

Scritto il 24 Novembre 2017 da Lucia Gentili

Continua a fare visita ai Sibillini l’escursionista Gianluca Carradorini. C’è stata la catastrofe, il terremoto. Lui ha vissuto il prima e vuole vivere anche il dopo. Per questo ogni mese torna sui monti (questa volta ad accompagnarlo c’è il fratello Andrea) e immortala i cambiamenti effettuati dalla Natura.

“Il 16 ottobre abbiano finalmente raggiunto in auto la frazione di Casali di Ussita, abbandonata: ci hanno accolto “solo” ben 9 cani da pastore”, inizia così il suo racconto-testimonianza.  

“Da Casali siamo saliti per il Fosso di San Simone per andare a vedere gli effetti post-sisma – continua - in quanto il canale è formato nel lato sinistro da Scaglia Rossa frantumata in appoggio per faglia diretta sulla Maiolica e sul Calcare Massiccio de “Le Cute”, che, da notizie ricevute, si era mossa a seguito del terremoto del 26 ottobre 2016. Il Fosso di San Simone è completamente stravolto dall’ultima volta che lo avevo visto, nel 2015. Quindi siamo saliti ai Campi di Casali per osservare più da vicino le ferite della parete nord del Monte Bove. 

Qui, nel bosco, alla base delle pareti e precisamente sotto allo spigolo nord-est, abbiamo notato un grande e ben visibile intaglio. Lasciava presumere che qualche grossa frana era arrivata fino allo stradone che sale da Calcara di Ussita per Poggio Paradiso e si era aperta un varco nel bosco. Abbiamo deciso di dirigerci alla base dello spigolo nord-est da dove parte la via di roccia Alletto-Consiglio per osservare cosa fosse successo. Dalla strada che sale verso la Val di Panico, prima della fonte omonima, abbiamo seguito il sentiero che scende verso Poggio Paradiso – Calcara; dopo circa 500 metri degli enormi massi bianchissimi, grandi come un’auto, giunti fino alla strada posta 250 metri di dislivello più in basso dello spigolo, ci hanno indicato la posizione dell’intaglio che avevamo visto. L’immagine dell’intaglio nel bosco è ben visibile anche su Google Earth. Poi siamo giunti fino all’attacco della via Alletto-Consiglio alla base dello spigolo nord-est del Monte Bove Nord, e la distruzione che abbiamo visto è impressionante”.

Le immagini parlano da sole.


Sotto alla parete dello spigolo nord-est del Monte Bove Nord ci sono massi ovunque e di tutte le dimensioni


Sotto alla parete dello spigolo nord-est del Monte Bove Nord ci sono massi ovunque e di tutte le dimensioni

 

Stradone che dalle Sorgenti di Panico scende verso Poggio Paradiso


L'intaglio del bosco, netto e lunghissimo

 

Massi scesi a valle

 

il Monte Bove Nord con i suoi tre spalti nel maggio 2015

 

l Monte Bove Nord nell'ottobre 2017 con le grandi ferite del terremoto

 

Lo spigolo nord-est con le frane e il visibile intaglio nel bosco sottostante

 

Il fosso di San Simone nel maggio 2015

 

Il fosso di San Simone nell'ottobre 2017, con i detriti di frana

Lucia Gentili

Lucia Gentili, classe 1986, laureata in lettere all'università di Macerata. Collaboratrice del Resto del Carlino di Macerata. E' stata "catturata" dall'Occhio e dalla bellezza dei Sibillini. Scrive anche articoli su commissione per fotografi e artisti.
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