MIETITURA E BIODIVERSITÀ NEL 1400

Scritto il 31 Maggio 2022 da Tea Fonzi

Il lavoro di Luglio è la mietitura. Ovvio, no? Cresce il grano e noi lo raccogliamo

ma non potete immaginare quanto questa attività sia stata determinante nel creare l’ambiente in cui viviamo noi oggi

dai primi anni del medioevo, in “Europa” c’è stato un aumento grosso della popolazione, e il grano era il cereale fondamentale per dare da mangiare a tutti

se guardate con attenzione questa miniatura…

(che è di inizio 400, non lo dimentichiamo, un periodo in cui si sta uscendo da anni di difficoltà nei raccolti) si vedono, tra le spighe, un sacco di fiori, forse papaveri?

questi oggi non li vediamo più, o ne vediamo molti di meno, perché nel corso del tempo l’uomo ha inventato una serie di sistemi per ottimizzare la resa delle coltivazioni. e continuare a crescere di numero. E come spesso accade, l’uomo l’ha fatta fuori dal vaso, perché quei prodotti, usati in maniera devastante, sono una delle cause della perdita di biodiversità

e comunque, siccome non avevano pesticidi, concimi e altre amenità, gli uomini del medioevo, quando aumentavano di numero, risolvevano il problema coltivando QUALSIASI terreno avessero a portata di mano (la fame è brutta raga, e la storia non si giudica, ovviamente)

e quindi, dal 1200 in poi, sempre di più, si abbattono boschi e foreste per aumentare la superficie coltivabile, che poi, nel 400, diventerà superficie di pascolo…

i governi locali, già dal 200, ma ancora di più nel 3-400, emanano un sacco di provvedimenti per tutelare i boschi e le diverse tipologie di piante che questi contenevano

Tea Fonzi

Marchigiana. Studio dipinti, sibille, e dipinti di sibille. Racconto le loro storie tessute sul territorio. Uso il metodo storico-scientifico (guidato da dubbi esistenziali continui). Sito web: teafonzi.it
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